La chirurgia laparoscopica è anche nota come chirurgia mininvasiva. E in questo termine sono già compresi molti degli aspetti vantaggiosi di questo approccio. La ridotta invasività, infatti, è in grado di determinare una significativa riduzione del dolore, una degenza abbreviata, un risultato cosmetico migliore in virtù delle piccole incisioni a fronte del grande taglio chirurgico tradizionale.
Ma ciò che è buono può essere comunque migliorato, e oggi la tecnologia mette a disposizione una serie di innovazioni in grado di rendere ancora meno invasivi gli interventi routinari, consentendo un recupero ancora migliore, soprattutto all’interno di percorsi ottimizzati.
MINIATURIZZAZIONE: Agli inizi, negli anni 80 e 90 gli strumenti laparoscopici avevano un calibro di 10 mm. Molto rapidamente l’industria ha reso disponibili strumenti da 5 mm, riducendo l’ampiezza delle cannule necessarie per eseguire un intervento. La miniaturizzazione ulteriore degli strumenti e la raffinatezza delle manifatture medicali, hanno messo a disposizione strumenti del calibro di 3 mm, che consentono di ridurre ancora d.
Hoc loco tenere se Triarius non potuit. Non quam nostram quidem, inquit Pomponius iocans; Cur fortior sit, si illud, quod tute concedis, asperum et vix ferendum putabit? Quid, de quo nulla dissensio est? Sed residamus, inquit, si placet. Quid ad utilitatem tantae pecuniae?