APPROFONDIMENTO

LA CHIRURGIA TRADIZIONALE

Il benchmark di riferimento

La tecnica di base, universale, riferimento culturale assoluto. 

CENNI STORICI

Lo farò brevemente, ma la mia formazione umanistica mi impone una premessa sulla storia della Chirurgia.

E’ piuttosto difficile rispondere alla domanda su quando sia nata la CHIRURGIA. Nell’accezione più ampia, il CHIRURGO, dal greco χειρ [keir] (mano) e εργον [ergon] (lavoro), è colui che, nell’ambito della medicina, usa le mani per manipolare la struttura del corpo a fine diagnostico, preventivo o curativo. Fino al Rinascimento, tuttavia, la figura del chirurgo è piuttosto mal definita, sebbene fin dall’antichità siano state tramandate testimonianze e reperti di alcune pratiche chirurgiche, come l’incisione e il drenaggio degli ascessi, la trapanazione cranica, la riduzione delle fratture, la cura delle ferite di guerra, il trattamento delle emorragie e… il taglio di barba e capelli. 

Già, proprio così. Fino al Medioevo, infatti, chirurghi e barbieri facevano parte dello stessa corporazione.

Solo a partire dal Rinascimento, nel contesto della rivoluzione culturale che porterà allo sviluppo del metodo critico e della filosofia scientifica, la Chirurgia moderna muoverà i primi passi. La pratica dell’autopsia, spesso eseguita clandestinamente, favorisce lo studio dell’anatomia. Ne beneficiano gli artisti (pittori e scultori) che ambivano ad ottenere una rappresentazione più realistica della figura umana, ma ovviamente anche i chirurghi-barbieri. 

Il primo vagito della Chirurgia come disciplina autonoma avvenne agli inizi del 1500, quando Thomas Vicary fu chiamato a curare una ferita alla gamba di Enrico VIII, rivendicando il riconoscimento della figura del Chirurgo.

Thomas Vicary 1490-1561

Tuttavia, per i rischi elevati di emorragia, il terribile dolore provocato e l’elevatissimo rischio di setticemia era estremamente facile morire per un intervento chirurgico. 

Alcuni eventi più o meno casuali portarono alla scoperta dell’anitsepsi ovvero dei metodi per disinfettare le ferite e gli strumenti per prevenire le suppurazioni batteriche, delle sostanze in grado di generare l’anestesia per addormentare il paziente, eliminare il senso del dolore e rilasciare i muscoli, nonché dei metodi per ridurre i sanguinanti e arrestare le emorragie. E’ interessante conoscere la storia dei pionieri che pagarono a volte con la loro stessa vita la resistenza culturale dei loro colleghi, venendo spesso emarginati e vessati, anziché essere lodati e riconosciuti per le loro scoperte di fondamentale importanza.

FONTI DI APPROFONDIMENTO:

LA CHIRURGIA MODERNA

Sulla scia dell’esperienza maturata, inizio a lavorare presso l’Ospedale “MISERICORDIA” di Grosseto. Entro a far parte di una equipe di chirurghi di straordinario livello, con cui posso sviluppare competenze avanzate in chirurgia maggiore oncologica, laparoscopica e robotica. Mi focalizzo e perfeziono sempre di più sulla chirurgia colo-rettale, dell’esofago, dello stomaco e del pancreas. 

Faccio parte del corpo docente della Scuola di Chirurgia Robotica e contribuisco alla formazione di alcune tra le prime equipe di Chirurgia Robotica in Italia e nel Mondo.